
Tutti pensano che il mal d’auto nei bambini sia una cosa assolutamente normale e legata all’età. Lasciamelo dire serenamente: anche io lo credevo, poi un giorno però…
Mal d’auto bambini: la mia esperienza
Per quattro anni di fila sono andato in vacanza in un posto incantevole, inserito in un contesto naturalistico fantastico. Isolato dal frastuono e dai rumori della città, in una località dell’Isola d’Elba a pochi chilometri da Capoliveri. La Tenuta delle Ripalte. Raggiungere questo luogo era in sé già un’emozione: una lunga strada sterrata di quasi 10 km, completamente immersa nella natura, con alcuni tratti affacciati sul mare, dove in lontananza con il cielo sereno si potevano ammirare le isole di Pianosa e di Montecristo.

Le possibilità di alloggio erano varie, ma ho sempre scelto per praticità un appartamento, per essere più libero di gestire il tempo. Situazione assai comunque quando si viaggia con figli di varie età. E in quel periodo i figli erano prima due: Allegra e Cesare, e poi si è aggiunto il piccolo Ettore, ognuno con il proprio seggiolino auto correttamente posizionato e allacciato.
Almeno due volte la settimana, uscivamo da questo contesto, e percorrevamo in auto la lunga strada sterrata, prima in un senso e poi nell’altro. Lo abbiamo fatto, di mattina, nel tardo pomeriggio, e anche di notte, dove era facile incontrare i cinghiali.
Del mal d’auto nessun segnale. Nessuno dei miei bambini ha mai vomitato.
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Anche le vacanze poi terminano, e qui inizia la parte più curiosa e strana sui bambini e il mal d’auto.
Per tre anni di fila, il piccolo Cesare è stato male nel viaggio di ritorno, e ha vomitato durante la percorrenza del tratto di strada sterrato. E ogni anno la nostra vacanza, e quella di Cesare finiva così, con il mal d’auto. Puoi immaginare il disagio. Che poi quello passa. Ma quello che non passava era il mio pensiero: “Mal d’auto bambini…che cosa misteriosa!”.
Il quarto anno è andata decisamente meglio. Colazione con Xamamina.
Mal d’auto: e se fosse l’ansia?
Un giorno, mi capita di incontrare un mio vecchio vicino di casa. Uno tosto, amante del mare e della vela. Un volontario e istruttore in croce verde e istruttore di vela per bambini.

Ci ritrovammo a parlare di figli, difese immunitarie e di mal d’auto, e gli raccontati questa situazione alquanto bizzarra del mio Cesare che nonostante percorressimo più volte la stessa strada senza alcun problema, l’ultimo giorno era un dramma. Sistematicamente compariva il mal d’auto.
Lui mi guardo, sorrise, e disse: “Il mal d’auto nei bambini per il 90% dei casi è solo ansia. E questa ansia scatena poi un disagio nel bambino che in auto poi diventa nausea e vomito!”.
Ero basito. Senza parole.
Poi mi chiese: “Hai mai visto un bambino soffrire di nausea mentre va in altalena o in qualche giostra al luna park? O quando gioca all’aperto. E credi che i movimenti che fa, non gli facciano girare la testa? Ovviamente no, perché è sereno, sta facendo una attività che conosce, che gli piace, e soprattutto senza ansia.”
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E la riprova di tutto ciò era evidente. La stessa strada fatta durante la vacanza rappresentava una “passeggiata”. La stessa strada che sanciva “la fine della vacanza” era evidentemente causa di ansia con conseguente mal d’auto.
Ergo mio figlio Cesare non soffriva di cinetosi (o chinetosi).
Cinetosi: cos’è?
La chinetosi (o cinetosi) è un disturbo neurologico che alcuni individui provano in seguito a degli spostamenti ritmici o irregolari del corpo durante un moto, ad esempio in altalena, su di una giostra, o durante viaggi con mezzi di trasporto come nave, automobile, aereo, ecc..
Si tende ad attribuire la chinetosi a un disturbo dell’apparato vestibolare e del sistema nervoso parasimpatico ed, entro limiti modesti, all’atteggiamento psichico del soggetto. La causa più diffusa pare sia relativa a piccole malformazioni strutturali congenite dell’apparato vestibolare presente nell’orecchio interno. Questa, a sua volta, può essere ancora accentuata da stimoli visivi, olfattivi oppure a insorgenze gastrointestinali.
A loro volta, tali impulsi vanno a stimolare il centro del vomito presente nel midollo allungato causando nausea e vomito, spesso accompagnati da malessere generale, pallore, sudorazione fredda e ansia, sbadigli e aumento della salivazione. Soprattutto nel mal di mare possono altresì esser presenti altri sintomi, come mal di testa e diarrea. La sintomatologia in genere scompare al termine del viaggio.
Fonte: Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Chinetosi
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Chinetosi: rimedi farmacologici
I farmaci anticinetosici devono essere assunti per tempo prima di iniziare il viaggio cosicché possano esercitare il loro effetto preventivo. La scopolamina viene utilizzata sotto forma di cerotto transdermico (Transcop).
Il farmaco viene liberato da uno speciale dispositivo, che va applicato dietro l’orecchio, in una zona priva di capelli, almeno 2 ore prima di iniziare il viaggio (l’efficacia massima si ha dopo 6-8 ore dall’applicazione). Un cerotto resta efficace per 3 giorni. Non bisogna mai applicare più di un cerotto per volta, né tagliarlo a metà. Dopo l’applicazione del cerotto è importante lavare e asciugare accuratamente le mani, per evitare che tracce del farmaco possano inavvertitamente venire a contatto con gli occhi.
La stessa precauzione va adottata quando si rimuove il cerotto. Se necessario, dopo 3 giorni si può riapplicare un nuovo cerotto dopo aver eliminato quello ormai esaurito. Il cerotto non va applicato su pelle escoriata, su tagli o ferite. Non dovrebbero utilizzare la scopolamina coloro che soffrono di glaucoma o ipertrofia della prostata. Può causare secchezza della bocca, dilatazione della pupilla con conseguenti disturbi alla vista (più frequenti dopo le 24 ore di applicazione), sonnolenza (anche se in misura notevolmente inferiore rispetto agli antiistaminici), disturbi che possono protrarsi anche dopo la rimozione del cerotto.
Il farmaco può, anche se raramente, provocare confusione mentale, agitazione o disorientamento, soprattutto negli anziani e nei bambini. E’ importante inoltre evitare l’assunzione di bevande alcoliche (aumentano la sonnolenza prodotta dal farmaco) e altri farmaci che possono provocare sonnolenza (chiedere informazioni in merito al medico o al farmacista).
Il dimenidrinato è un farmaco antiistaminico molto efficace nei casi di mal d auto. Viene utilizzato in forma di compresse o supposte (es.: Valontan, Xamamina) o di gomme da masticare (es. Travelgum bambni). L’efficacia del dimenidrinato nei bambini è paragonabile a quella della scopolamina, ma la durata dell’effetto di una singola dose è limitato a 4-6 ore (l’assunzione può essere ripetuta se il viaggio su protrae di più). Il farmaco va preso almeno 30 minuti prima della partenza (meglio ancora se preso 1-2 ore prima).
I possibili disturbi sono quelli comuni a molti antiistaminici, vale a dire sonnolenza (prestare attenzione se si devono guidare veicoli subito dopo l’arrivo al luogo di destinazione), secchezza alla bocca, disturbi alla vista, stitichezza, ritenzione urinaria, soprattutto in persone con disturbi alla prostata.
E’ importante evitare l’assunzione contemporanea di altri farmaci con effetti sedativi sul sistema nervoso, es. prodotti per trattare i sintomi del raffreddore o pillole per l’insonnia. Per la stessa ragione vanno evitate le bevande alcoliche.
Fonte: Saninforma
Mal d auto bambini: io l’ho risolto così
Certo, scoprire che l’ansia influisce in modo importante sul mal d’auto nei ragazzi è stato davvero di grande aiuto. Non voglio dire che sia la soluzione vincente e risolutiva per tutti, ma da quando ho appreso ciò, anche io ho cambiato approccio.
Tutte le volte che si fa uno spostamento in auto, che vada oltre la routine quotidiana, dedico sempre un pò di tempo per spiegare il tragitto. Illustro ai miei figli alcuni dettagli sulla destinazione, le cose divertenti che potremmo incontrare e le pause che faremo. Fornendo questi dettagli, cerco in pratica di rasserenarli, di rassicurarli, di gestire l’insorgere dell’ansia.
E ha funzionato. E continua a funzionare (Quasi sempre).
Dico quasi sempre perché si può spiegare tutto il viaggio nel dettaglio, informare i nostri figli di ogni cosa, ma se poi appena partiti gli diamo il cellulare, il mal d’auto nei bambini è assicurato.
Ma anche per questo il rimedio c’è. Coinvolgere i nostri figli in viaggio con una serie di giochi da fare in macchina.
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