In questo articolo ti voglio raccontare cosa ho imparato sulle zecche e soprattutto come togliere una zecca in modo semplice con la tecnica corretta. Sono fastidiose, e possono causare forti infezioni, ma con la tecnica giusta le puoi rimuovere in sicurezza.

Molte persone pensano che le zecche si trovino solo in montagna, campi aperti, campagne, o boschi. Ma non è così.
Come togliere una zecca. Cosa fare e cosa non fare.
Io abito in una casa un pò isolata, leggermente in collina, con un giardino recinatato.
Il giardino, anche se richiede una certa manutenzione, è una grande opportunità nel caso di bambini. Rappresenta uno sfogo. Uno spazio dove poter giocare all’aperto, dover poter correre, saltare e scaricare la tensione.
E lo è soprattutto in questo periodo, dove le restrizione applicate per contenere il Covd-19, hanno imposto a grandi e bambini di rimanere in casa.
Ma nonostante tutto, una zecca, una piccolissima zecca, mi ha costretto ad usicre per andare al pronto soccoro.
Avrei voluto tanto evitarlo, ma una bastardissima e piccolissima zecca, si era pianatata sulla palpebra dell’occhio di mio figlio.
Piccola, meno di un millimetro. Proprio in un brutto posto. Con gli occhi non si scherza.
Come togliere una zecca a un bambino.
Le zecche sono acari della famiglia degli Ixodida (parenti stretti di ragni, acari e scorpioni) che per completare il loro ciclo vitale hanno bisogno di consumare alcuni pasti di sangue. Per farlo, possono attaccarsi a diverse specie.
Tendenzialmente preferiscono cani, cervi e scoiattoli, ma occasionalemnte possono attacarsi anche all’essere umano. Bambini compresi.
La caratteristica della zecca è quella di inserirsi sottopelle e diventare sempre più profonda col passare delle ore. Ecco perché devi immediatamente procedere con la rimozione.
La tentazione sarebbe stata quella di di levarla, ma togliere una zecca, richiede una tecnica particolare. Ma essendo così piccola, il prossimità dell’occhio, abbiamo deciso di andare al pronto soccorso.
Ed è stata la scelta migliore, giusta e saggia.
Ma è stata anche l’occasione per imparare come togliere una zecca, cosa fare e soprattutto cosa non fare.
Anche io se avessi fatto di testa mia, quasi sicuramente avrai estratto la zecca nel modo sbagliato, con il rischio di una possibile infezione.
Al pronto soccorso dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza ho trovato un medico e un infermiere davvero competenti, pazienti e disponibili.
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Così mentre loro si prodigavano per estrarre la piccolissima zecca dalla palpebra di mio figlio, ho capito cosa non fare quando si deve togliere una zecca.
Ma ho anche imparato che il più delle volte, è relativamente facile toglierla da soli.
Ecco cosa ho imparato.

Come togliere le zecche. Cosa non fare.

- Non toccare la zecca con le mani nude, usare un fazzoletto o indossare dei guanti.
- Non cospargere la zecca con alcol, olio vegetale, benzina, etere, ammoniaca, smalto per unghie o altre sostanze.
- Non schiacciare mai la zecca in quanto questo potrebbe peggiorare la situazione e dare origine ad importanti infezioni.
- Non andare nel panico in presenza di morsi di zecche: la situazione si può risolvere in men che non si dica.
- Non ricorrere a terapie antibiotiche fai da te. Senti sempre prima il parere di un medico.
Come rimuovere una zecca. Ecco cosa fare.

- Usa sempre guanti sterili e mai procedere a mani nude.
- Utilizza strumenti sterilizzati e sempre ben puliti;
- Afferra la zecca con una pinzetta e staccala compiendo una leggera trazione e rotazione, evitando di strapparla.
- Dopo la rimozione della zecca disinfetta la zona del morso (puoi usare una crema antibiotica specielmente se la pelle è arrossata).
- Se molto piccola usa una lente di ingrandimento. Ti aiuterà a verificare di averla rimossa completamente.
- Se rimane nella pelle il rostro della zecca, usa un ago sterile per toglierlo, come si fa per una spina, se non riesci a toglierlo recati quanto prima al Pronto Soccorso.
- Dopo aver rimosso la zecca, annota la data del morso, e osserva l’eventuale comparsa di segni e sintomi d’infezione nei successivi 30-40 giorni.
Come togliere le zecche dal corpo umano.
Per togliere una zecca, e ridurre al minimo il rischio di infezione, devi usare guanti sterili e una pinzetta. In commercio ce ne sono di apposite, ma vanno benissimo anche quelli comuni da sopracciglia, a punte sottili.

La zecca va afferrata il più possibile vicino alla superficie della pelle, e rimossa tirando dolcemente il corpo e nello stesso tempo devi cercare di imprimere un leggero movimento di rotazione verso sinistra.
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Attenzione a non schiacciare il corpo della zecca durante questa operazione, per evitare il rischio di rigurgito, che potrebbe favorire una sucessiva infezione e la trasmissione di possibili malattie.
Una volta rimossa la zecca, ricordati di pulire bene con un disinfettante.
Cosa può trasmettere la puntura di zecca?
La puntura di zecca di per sé non è un problema e tende a passare inosservata perché in genere non provoca né dolore né prurito.
Molto spesso non ti accorgi neppure di essere stato morso, per via di alcune sostanze anestetiche iniettate dalla zecca.
A volte, però, proprio tramite il morso la zecca può trasmettere eventuali microrganismi (batteri o virus) responsabili di varie malattie.
Le malattie più frequentemente trasmesse dalle zecche nel nostro paese troviamo:
- il morbo di Lyme
- l’encefalite da zecche (TBE).
Morbo di Lyme
La malattia di Lyme si manifesta dopo un periodo di incubazione di 4 – 25 giorni con una chiazza rossa, che inizia nella sede della puntura tende ad allargarsi, spesso schiarendo al centro (eritema migrante). In questo caso consulta un medico prescriverà un antibiotico ed esami.
Encefalite da zecche o TBE
La TBE si manifesta con un decorso in due fasi: all’inzio, dopo un periodo di incubazione di 4-28 giorni, un quadro febbrile “simil-influenzale”, che dura pochi giorni, e dopo una breve pausa di alcune settimane, di nuovo febbre alta, mal di testa importante, dolori muscolari che non rispondono ai comuni anti febbrili e deficit neurologici. In questo caso consulta un medico che ti sottoporrà ad eventuali controlli approfonditi.
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