Cercando di venire incontro alle moltissime domande che sorgono in questi giorni di fatica e disorientamento, ho deciso di dedicare questa sezione del mio blog papà alle principali domande e risposte sul Coronavirus, con una particolare attenzione ai genitori e ai bambini.

Di seguito ho riportato le risposte alle domande più frequenti sulle infezioni da coronavirus, suddivise per categorie.
Attenzione: in queste FAQ si parla di una situazione in rapida evoluzione e quindi i contenuti (che sono in linea con quelle riportate dalle autorità nazionali e internazionali, come OMS ed ECDC) potrebbero non risultare sempre allineati con i dati e le informazioni più recenti disponibili.

Coronavirus. Domande e risposte.
Salute. Domande e risposte
Cosa è il SARS-Cov-2?
Il virus che causa l’attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2” (SARS-CoV-2). Lo ha comunicato l’International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.). A indicare il nome un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.
Cosa è la COVID-19?
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata). Lo ha annunciato, l’11 febbraio 2020, nel briefing con la stampa durante una pausa del Forum straordinario dedicato al virus, il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Quali sono i sintomi della malattia CODVID-19?
I sintomi sono molto variabili e aspecifici. Possono comparire i seguenti sintomi:
- tosse (perlopiù secca)
- mal di gola
- affanno
- febbre, sensazione di febbre
- dolori muscolari
Raramente:
- mal di testa
- sintomi gastrointestinali
- congiuntivite
- raffreddore
Questi sintomi possono essere di gravità variabile. Inoltre sono possibili complicazioni, come una polmonite.
A partire dalla comparsa di uno di questi sintomi bisogna restare a casa per 10 giorni. Seguire le istruzioni per l’auto-isolamento. Durante questo periodo evitare qualsiasi contatto con altre persone. Restare a casa per altre 48 ore dopo la completa guarigione.
Quanto dura il periodo di incubazione?
Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.
Il nuovo Coronavirus è lo stesso della SARS?
No. il nuovo Coronavirus (ora denominato SARS-CoV-2 e già denominato 2019-nCoV) appartiene alla stessa famiglia di virus della Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS) ma non è lo stesso virus.
Il nuovo Coronavirus, responsabile della malattia respiratoria ora denominata COVID-19, è strettamente correlato al SARS-CoV e si classifica geneticamente all’interno del sottogenere Betacoronavirus Sarbecovirus.
Esiste un vaccino contro il nuovo coronavirus SARS-CoV-2?
Al momento non è disponibile un vaccino contro il nuovo coronavirus SARS-CoV-2. Quando si sviluppa una nuova malattia, un vaccino diventa disponibile solo dopo un processo di sviluppo che può richiedere diversi anni.
Esiste una cura contro il nuovo coronavirus SARS-CoV-2?
Non esistono al momento terapie specifiche contro il nuovo coronavirus SARS-CoV-2, vengono curati i sintomi della malattia (così detta terapia di supporto) in modo da favorire la guarigione, ad esempio fornendo supporto respiratorio; al momento si stanno testando delle combinazioni di farmaci antiretrovirali, come quelli usati per l’HIV, per trattare i pazienti ricoverati
Gli antibiotici sono efficaci nella prevenzione e nel trattamento del nuovo coronavirus SARS-CoV-2?
No, gli antibiotici non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 è, per l’appunto, un virus e quindi gli antibiotici non vengono utilizzati come mezzo di prevenzione o trattamento, a meno che non subentrino co-infezioni batteriche.
Il lavaggio delle mani serve veramente per prevenire l’infezione da coronavirus?
Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione. Bisogna lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per ameno 20 secondi (meglio 40-60). Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol. Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate.
Come si trasmette il nuovo Coronavirus da persona a persona?
Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:
- la saliva, tossendo e starnutendo
- contatti diretti personali
- le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi
- In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.
Studi sono in corso per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus.
Quale è la definizione di contatto stretto? (fonte ECDC)
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie definisce contatto stretto:
- una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;
- una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (per esempio la stretta di mano);
- una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
- una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
- un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
- una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).
Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.
Informazioni. Domande e risposte
Dove è possibile vedere i dati mondiali dell’evoluzione del Covid-19?
Il CSSE della Johns Hopkins University fornisce in tempo reale i dati mondiali sull’evoluzione del Coronavirus.
Versione desktop: PPREMI QUI’
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Dove è possibile vedere i dati relativi all’Italia dell’evoluzione del Covid-19?
Il sito della Protezione Civile fornisce i dati aggiornati quotidianamente dove è possibile vedere l’evoluzione suddivisa per regione.
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Spostamenti
Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?
Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.
Mi devo spostare per assistere un familiare con disabilità, posso muovermi senza incorrere in sanzioni?
Sì, se lo spostamento è determinato da situazioni di necessità che devono essere comunque autocertificate. Tuttavia è strettamente necessario attenersi comunque alle regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio, tanto più che le persone con disabilità possono essere soggetti ancora più fragili.
Posso uscire con la bicicletta?
L’utilizzo della bicicletta, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, è soggetto alle misure restrittive del DPCM del 9 Marzo definito #Iorestoacasa. Tale provvedimento limita gli spostamenti delle persone in entrata e in uscita dai territori nonché all’interno dei medesimi salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. In caso di eventuali controlli dovrà essere fornita autocertificazione.
Non è giustificato l’utilizzo del mezzo per lo svolgimento di attività motoria o per allenamento, oltre i confini del proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza.
Ci si può spostare tra due comuni per vedere i propri figli?
Stando a quanto riportato sul sito del Governo, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio.
Inoltre va ricordato che ovviamente anche in questo caso, onde evitare di incorrere in sanzioni, è obbligatorio portare con sé l’autocertificazione sia all’andata che al ritorno. In essa, nello spazio adibito alla giustificazione da parte del dichiarante, va specificato che il motivo dello spostamento è dettato dalla condizione di genitore separato o divorziato e dalla necessità di portare a casa il proprio figlio o di riaccompagnarlo dall’altro genitore.
Genitori. Domande e risposte
Cosa possono fare i genitori per proteggere i bambini dall’infezione?
Potete incoraggiare i vostri figli a contribuire a fermare la diffusione di COVID-19 insegnandogli le norme di igiene e prevenzione delle infezioni:
- lavare spesso le mani con acqua e sapone o disinfettante per le mani a base di alcool
- evitare il contatto con persone malate (febbre, tosse, starnuti)
- pulire e disinfettare quotidianamente le superfici più utilizzate nelle aree comuni della casa (ad esempio tavoli, sedie con schienale rigido, maniglie delle porte, interruttori della luce, telecomandi, scrivanie, bagni, lavandini)
- lavare gli oggetti di uso comune, compresi i peluche lavabili, secondo le istruzioni del produttore. Utilizzare la temperatura maggiore consentita, e asciugare completamente.
Cosa possono fare i genitori per promuovere l’attività fisica?
In questa fase di emergenza caratterizzata dal lungo tempo da trascorrere a casa, è particolarmente importante proporre ai bambini alcune attività e giochi di movimento. L’esercizio fisico, inteso come gioco di movimento, ha un ruolo prioritario per la salute in età evolutiva e, oltre ad essere divertente, contribuisce a migliorare le condizioni di salute fisica e a promuovere il benessere psicologico, funzionali al raggiungimento di una crescita sana.
In questo momento, giochi di movimento, più o meno strutturati, da svolgere insieme a casa, possono essere quindi molto utili per affrontare con maggiore serenità tale situazione particolare: possono infatti aiutare bambini e ragazzi ad elaborare emozioni e vissuti a volte difficili da esternare in quanto attraverso il gioco possono trovare espressione emozioni, stati d’animo e vissuti sia piacevoli che spiacevoli.
Per promuovere l’attività fisica i genitori possono:
- dare l’esempio, se i genitori sono attivi anche i figli lo saranno
- scegliere attività adeguate all’età e allo sviluppo
- creare luoghi sicuri in cui giocare
- evitare l’utilizzo di televisori, tablet e cellulari per i bambini fino a 4 anni. Limitare per i bambini e i ragazzi l’utilizzo dei device a determinate ore del giorno e a un massimo di 2 ore al giorno, oltre al tempo necessario per lo svolgimento dell’attività didattica.
Le donne in gravidanza sono più suscettibili alle infezioni o hanno un rischio maggiore di sviluppare una forma severa di COVID-19?
Non sono riportati dati scientifici sulla suscettibilità delle donne in gravidanza al virus. La gravidanza comporta cambiamenti del sistema immunitario che possono aumentare il rischio di contrarre infezioni respiratorie virali, tra cui quella da SARS-CoV-2. Inoltre le donne in gravidanza potrebbero mostrare un rischio maggiore di sviluppare una forma severa di infezioni respiratorie virali.
Resta consigliato, anche per le donne in gravidanza, di intraprendere le normali azioni preventive per ridurre il rischio di infezione, come lavarsi spesso le mani ed evitare contatti con persone malate.
Quali sono gli effetti di COVID-19 durante la gravidanza?
Non sono riportati dati scientifici sugli effetti di COVID-19 durante la gravidanza. In caso di infezione in corso di gravidanza da altri coronavirus correlati [SARS-CoV e MERS-CoV] sono stati osservati casi di aborto spontaneo mentre la presenza di febbre elevata durante il primo trimestre di gravidanza può aumentare il rischio di difetti congeniti.
Le donne in gravidanza con COVID-19 possono trasmettere il virus al feto o neonato?
Dai dati presenti in letteratura, limitati, non sono stati riportati casi di trasmissione dell’infezione da altri coronavirus (MERS-CoV e SARS-CoV) da madre a figlio. I dati recenti riguardo bambini nati da madri con COVID-19 indicano che nessuno di essi è risultato positivo. Inoltre, il SARS- CoV- 2 non è stato rilevato nel liquido amniotico.
DA LEGGERE: Migliori ospedali italiani: TOP classifica aggiornata.
Bambini. Domande e risposte

I bambini presentano un maggior rischio di infezione?
Attualmente, non ci sono prove che i bambini siano più suscettibili all’infezione da nuovo coronavirus. Secondo uno studio recente, effettuato in Cina, la maggior parte dei casi confermati di COVID-19 segnalati si è verificata negli adulti.
Tuttavia, come per altre malattie respiratorie, alcune popolazioni di bambini possono essere a maggior rischio di infezione grave, come ad esempio i bambini in condizioni di salute già compromesse da altre patologie.
Anche i bambini devono, quindi, adottare le misure raccomandate per prevenire l’infezione, in particolare la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone o disinfettante per le mani a base di alcool ed evitare il contatto con persone malate.
Qual’è l’approccio migliore da tenere con i bambini?
La diffusione del Coronavirus negli ultimi giorni ha spaventato tutti. Di fronte a un’emergenza inedita anche in Italia per molti genitori come te, si pone il problema non solo di come spiegare ai tuoi figli cosa sta accadendo, ma anche il modo di tranquillizzarli di fronte alla confusione che sicuramente vivono, alle notizie che vengono diffuse dai media e per le quali spesso non c’è un filtro.
Ho scritto un articolo con alcune indicazioni per affrontare in modo corretto ed evitare di trasmettere inutilmente ansia soprattutto ai più picocli.
Vai all’articolo: Bambini e coronavirus. Come e perché spiegarlo ai tuoi figli
Consigli per insegnare ai bambini a lavarsi bene le mani
Dai centri di controllo e prevenzione delle malattie americani (CDC), ecco cinque dritte da dare ai bambini e da tenere sempre a mente per lavare nel modo corretto le mani:
- BAGNA le mani con acqua pulita corrente (tiepida o fredda), chiudi il rubinetto e prendi il sapone.
- INSAPONA le mani sfregandole insieme con il sapone. Insapona il dorso, tra le dita e anche le unghie.
- SFREGA le mani per almeno 20 secondi. Come trovare il tempo giusto? Canticchia a mente la canzone “tanti auguri a te”, dall’inizio alla fine per due volte.
- RISCIACQUA le mani in acqua pulita e corrente.
- ASCIUGA le mani con un asciugamano pulito o con un asciugatore ad aria.
Quali sono i consigli degli esperti per trascorrere il tempo a casa con i propri figli?
Il MOIGE (Movimento italiano genitori) ha raccolto 10 consigli utili trascorrere il tempo in casa evitando la noia e creando opportunità.
- Dire la verità con un atteggiamento positivo e costruttivo:dire la verità non significa instillare ansia o paura, ma spiegare, anche ai più piccoli, come stanno le cose, perché dobbiamo stare a casa e quali regole seguire. In proposito esistono video molto carini e adatti a tutte le età che possono essere di aiuto. Se ne comprendono il motivo saranno più collaborativi. C’è chi sta disegnando un grande arcobaleno da appendere con suscritto “Tutto andrà bene!”.
- Cogliere la forzata “reclusione” come un’opportunità di recuperare spazi per le relazioni familiari. Siamo costretti a fermarci? Godiamoci i figli, coccoliamoli, parliamo con loro, giochiamo e facciamo tutto ciò che è possibile insieme.
- I pasti sono un momento di incontro da riscoprire: che bello condividere una chiacchiera mangiando! Pranzo e cena ma anche colazione (quest’ultima è spesso sacrificata dai frenetici tempi prima di scappare a lavoro e a scuola).
- È importante stabilire i tempi di lavoro (per chi è in smart working) e le pause: così i figli si adatteranno e accetteranno che in alcuni momenti mamma e papà sono occupati ma in altri sono tutti per loro. Se mamma e papà lavorano entrambi da casa possono alternarsi per dedicare più tempo ai figli. È prezioso per un lavoro sereno il tempo mattutino quando i figli (si spera) prolungano il sonno.
- Pensare alcune attività che i figli possono svolgere quando i genitori sono occupati a lavorare: inventare costruzioni con i lego, ascoltare fiabe sonore, disegnare, per chi sa leggere riscoprire la bellezza della lettura (mamma e papà possono leggere il primo capitolo e poi…si prosegue da soli). Alcuni programmi scelte possono essere un buon passatempo: Rai Ragazzi e Rai Scuola stanno offrendo una programmazione dedicata a tutte le età di qualità e di aiuto anche per lo studio, ma ci sono anche ottimi canali youtube ad esempio con video sui pianeti (Paxi), sulla natura e tanto altro.
- Lasciare che i figli possano esprimere in casa con maggiore libertà la propria creatività: non succede nulla se si lascia che mettano sottosopra la cameretta o anche il salone per costruire un rifugio o una “casa sull’albero” usando lenzuola, sedie,… giocando con i vestiti di carnevale o di mamma e papà. Tanto non aspettiamo ospiti!
- Pensare un tempo per far scaricare energie fisiche: se si ha la fortuna di avere spazi all’aperto o parchi si può fare una passeggiata, gioco libero all’aperto, ginnastica, rispettando categoricamente le indicazioni di mantenere le distanze ed evitare il contatto con altri; altrimenti organizzare movimento casalingo: salti, capriole, ballo, battaglie coi cuscini, ginnastica, fino a esaurimento delle energie accumulate dal forzato riposo (anche qualche buon gioco videogioco che preveda movimento può aiutare)
- Il tempo per lo studio è prezioso: i genitori dovranno aiutare i più piccoli a ricevere i compiti assegnati e svolgerli; per i più grandi basterà agevolare le loro capacità organizzative e di uso della tecnologia per ricevere i compiti e formare gruppi di studio video-collegati: la dimensione sociale, seppur via web, li aiuterà a darsi tempi e obiettivi di studio.
- Evitare che si isolino nella propria cameretta, specialmente i più grandi: i social sono una buona occasione per non farli sentire lontani dagli amici, ma se non ben gestiti sono un rischio di isolamento, estraniamento dalla realtà e pericolo. Programmarne insieme l’utilizzo e i tempi, scegliere le serie da seguire, stimolare all’uso del web anche per studio, ricerca, approfondimento di sane curiosità.
- Insieme si possono fare tante cose belle: un cineforum familiare riscoprendo film con buoni contenuti o anche semplicemente divertenti ma sani, magari in lingua inglese; musica e canto per chi ama quest’arte e ha uno strumento, giochi da tavola e tornei a carte, costruire un puzzle, cucinare insieme (magari anche una ricetta più elaborata che non si ha mai il tempo di fare), riordinare armadi e sgabuzzini con roba accumulata negli anni, piccoli lavori domestici tanto rimandati, spostare l’arredamento di una stanza inventando una nuova disposizione, …fare tutto con allegria e buon umore!
Fonti.
https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleId=4275256
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/faq
https://www.chedonna.it/2020/03/09/coronavirus-5-attivita-da-fare-in-casa-con-i-bambini/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=coronavirus-5-attivita-da-fare-in-casa-con-i-bambini
https://www.moige.it/alle-mamme-e-ai-papa-i-10-consigli-del-moige-per-stare-a-casa-con-i-propri-figli-7312603
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228#13
https://www.nostrofiglio.it/bambino/bambino-3-6-anni/salute-3-6-anni/come-lavarsi-correttamente-le-mani
Grazie mille, un sunto davvero utile, l’ho subito condiviso. Nell’attesa di poterne uscire é senz’altro utile mantenere quanto più possibile chiarezza riguardo questi argomenti