
Allergia kiwi: lo sapevi che Il kiwi è attualmente una delle più comuni cause di allergia alimentare in età pediatrica?
Sai il perchè? In questo articolo tutto quello di importante da sapere.
Allergia kiwi. Tutta colpa della giovane età.
Ricco di vitamine e sostanze nutritive utilissime per la crescita.
Durante la stagione fredda, si è dimostrato essere un vero toccasana sia per i bambini che per gli adulti. La quantità di vitamina C in esso contenuta è infatti straordinaria, persino superiore a quella degli agrumi, per non parlare dell’alta concentrazione di preziosi minerali, tra cui ferro, potassio e rame.
Grazie anche una buona fonte di fibre è uno dei frutti migliori da proporre durante la stagione fredda anche per rafforzare le difese immunitarie nei bambini.
Eppure il kiwi è inserito nel TOP 10 della classifica dei cibi con il rischio più alto di allergie alimentari in fase pediatrica.
Il motivo è semplice, è un frutto giovane. Ma lascia che ti spieghi meglio quello che ho scoperto sull’allergia kiwi.
Allergia al kiwi. La storia
Prima di raccontarti la storia lontana di questo frutto ho una domanda per te sulle allergie al kiwi.
“Lo sai da quanto tempo questo frutto fa parte della nostra dieta?”
POCO. Troppo poco.
Il kiwi ha origini molto lontane. Si racconta infatti in poemi cinesi datati mille anni A.C. che l’Actinidia (nome scientifico del kiwi) crescesse come pianta rigogliosa in terreno umido, con lunghi germogli, dei bei frutti e dei bei fiori, e nel libro “Er Ya” (300-200 A.C.) è scritto che il frutto dell’Actinidia venisse utilizzato contro la febbre e la sua linfa come colla nella fabbricazione della carta.
Servirono però quasi duemila anni prima che una lontana variante di questo frutto arrivasse in Europa per mano di un gesuita.

Poi in Europa il frutto fu introdotto e coltivato nei pressi di Londra senza particolare successo dall’esploratore e botanico britannico Robert Fortune. Successivamente nel 1904 la specie fece la sua comparsa anche in Francia, a Selva Brancolar presso Nizza e nel 1920 allo “Jardin des Plantes” di Parigi.
Non è noto quando questo frutto arrivò in Italia, ma si stima intorno al 1950, quando l’esperto in scienze agrarie Hayward Wright di Avondale (Nuova Zelanda) riuscì a sviluppare una particolare varietà di Actinidia con delle peculiari caratteristiche come la forma ovale, il gusto piacevole e la lunga durata, cioè il noto kiwi verde.
Ecco perchè si dice che il frutto del kiwi è un frutto giovane nella nostra dieta mediterranea.
Proprio per questo motivo, molti studiosi e nutrizionisti, relativamente all’allergia al kiwi, ritengono che il troppo poco tempo passato dall’introduzione del kiwi sulla nostra tavola non abbia permesso al nostro organismo di assimilare in modo corretto le proteine e gli enzimi che contiene.
La classifica delle allergie alimentari:
Gli alimenti che danno un’allergia alimentare primaria nel 72% dei casi sono alimenti vegetali, in particolare frutta, legumi e frutta secca.
Una graduatoria degli allergeni più diffusi e “pericolosi” è stata stilata dopo aver esaminato tutti i dati raccolti da una quindicina di centri di allergologia in Italia in un anno. Ed è stata poi discussa all’ultimo Congresso nazionale dell’Associazione allergologi e immunologi italiani territoriali e ospedalieri (Aaito).
La sensibilizzazione è dovuta soprattutto alle proteine di trasporto dei lipidi, le Ltp, che si trovano, appunto, nella maggior parte dei vegetali. In questi casi il primo degli alimenti che dà allergia è la pesca, seguito da noci e kiwi.
Il kiwi si trova al sesto posto.
- Pesche
- Gamberi
- Noci
- Pesce
- Uova
- Kiwi
- Arachidi
- Latte
- Pinoli
- Frumento
Allergia kiwi sintomi
I sintomi più frequentemente attribuiti all’allergia al kiwi sono quelli associati alla sindrome orale allergica, che comprende prurito degli occhi, delle orecchie, della lingua , della faringe e della cavità orale, e rigonfiamento delle labbra, lingua e faringe.
In alcuni bambini con allergie al kiwi possono presentarsi altri disturbi come nausea, dermatite, asma, dolori addominali, rash cutanei e bruciore di stomaco. Nei casi più gravi non si escludono difficoltà respiratorie e il collasso.
Kiwi ai bambini
Il kiwi è ottimo nel rinforzare le difese immunitarie dei bambini, proteggendoli dalle infezioni. Uno studio, infatti, ha sottolineato come il kiwi supporta la funzione immunitaria del nostro organismo e riduce la probabilità di ammalarsi e di prendere il raffreddore o l’influenza.
Ma la sua introduzione nella dieta deve essere lenta e posticipata il più possibile per scongiurare una allergia.
Uno stile di vita corretto permette di vivere sani e più a lungo. E la frutta è parte integrante di questo stile di vita sano.
Nel nostro paese circondato da spiagge bellissime, il clima mite favorisce la crescita di tantissima frutta, altrettanto ricca di nutrienti e vitamine. Il mio consiglio, quello di una papà blogger, è di attendere almeno i tre anni di età prima di far assaggiare il kiwi ai tuoi figli.
Una attesa che potrebbe metterti al riparo dallo sviluppare l’allergia al kiwi.

Non dimenticare che quando una reazione allergica si manifesta rapidamente e con sintomatologia importante prende il nome di anafilassi o shock anafilattico. Le condizioni cliniche del bambino (o dell’adulto) che ne viene colpito possono aggravarsi a tal punto che le conseguenze diventano potenzialmente fatali.
Kiwi allergia cosa fare.
Se hai il dubbio o la percezione che tuo figlio abbia qualche tipo di allergia kiwi devi parlarne al tuo pediatra che ti consiglierà la strada e gli esami più idonei da effettuare in una delle strutture più idonea o tra le centinaia di ospedali italiani.
Il formicolio o la sensazione pungente in bocca o alla gola dopo aver mangiato il kiwi, potrebbero essere i primi segnali di una forte reazione al frutto.
Nel caso di allergia al kiwi cosa fare è relativamente semplice. Solitamente sono due i test principali per individuare le allergie alimentari. Entrambi sono semplici e indolori:
Skin prik test – Si fanno penetrare degli estratti allergenici diluiti per circa un millimetro nella cute, in genere sulla parte interna degli avambracci, grazie a uno strumento sterile. Dopo circa 30 minuti si osserva il risultato del contatto con gli allergeni. Se si creano eritema e gonfiori significa che si è allergici.
Rast test – È l’acronimo di radio allergo sorbent test, un esame del sangue finalizzato alla ricerca degli anticorpi specifici contro gli allergeni sospettati. In questo modo si capisce se il sistema immunitario ha prodotto anticorpi specifici, dovuti a una sensibilizzazione verso un allergene particolare.
Varese news: Allergico al kiwi, bimbo trasportato in ospedale.
VIDEO RIASSUNTO
Guarda il video riassunto dell’articolo sull’allergia kiwi a questo link: https://youtu.be/TR9ZvDliGj0
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