Tutti pensano che sia giusto occuparsi di inquinamento ambientale, ma quanti sono quelli che realmente fanno qualcosa? TROPPO POCHI. Lo sai che ci sono delle semplici cose che puoi fare anche tu ? Nella tua casa! E un blog per papà serve anche a questo.
Scopri 5 fantastiche idee che aiutano l’ambiente e riducono i danni da inquinamento ambientale

Si chiama Greta Thunberg, ha 16 anni, è nata in Svezia ed è salita alla ribalta per il suo attivismo per lo sviluppo sostenibile e il cambiamento climatico legato all inquinamento ambientale.
Solo alcune settimane fa, con le sue foto, la sua bici, e il suo visino dolce, è riuscita a mobilitare milioni di persone e portare l’attenzione sulla sostenibilità ambientale.
Mentre la sua foto faceva il giro del mondo, tutti gli studenti si sono mobilitati e sono scesi in piazza per manifestare e chiedere a gran voce interventi e politiche volte alla salvaguardia dell’ambiente, alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dell’inquinamento ambientale.
Bella iniziativa! Lodevole.
Incuriosito ho chiesto a mia figlia di 16 anni la sua opinione sull’argomento. Lei molto determinata, e convinta mi ha illustrato la sua posizione e l’assoluta necessità di intervenire per SALVARE il pianeta. Abbiamo chiacchierato a lungo, e devo ammettere che alla fine mi sono convinto che i giovani conoscono bene i rischi che ci sono legati al cambiamento climatico e all’inquinamento ambientale, ma nello stesso tempo fanno poco, o pochissimo. E pensare che basterebbero piccoli gesti e abitudini quotidiane a dare un contributo sensibile.
Educazione ambientale : iniziamo dai piccoli gesti
Tutti pensiamo a grandi temi e grandi iniziative e non si pensa mai alle piccole cose. Eppure utilizzare meno plastica, conservare meglio il cibo per non sprecarlo, impiegare di più il vetro, passare alle pile ricaricabili, e scegliere prodotti con meno sostanze inquinanti, oltre che a sostenere l’ambiente, può addirittura far RISPARMIARE soldi in una famiglia.
DA LEGGERE: Capsule caffè e ambiente. Ecco perchè vanno eliminate.
Torno su mia figlia, e la incalzo con qualche domanda, e sulle sue abitudini per essere più GREEN. Lei, comprensibilmente tergiversa, poi alla fine lo ammette: “Gran parte di quelli che erano in piazza a manifestare, erano lì, solo per non andare a scuola“.
Nulla di nuovo. E’ sempre stato così, lo era anche quando io andavo a scuola, qualche lustro fa. ( he he)
La sostenibilità ambientale inizia già nella tua casa.
Scopriamo ora cosa si può davvero fare per limitare l’inquinamento ambientale, a partire dalle mura domestiche. E non occorre essere un papà blogger. Ci sono un’infinità di cose che ogni giorno puoi fare anche tu. Io ne ho individuate 5, che voglio condividere con te, con la raccomandazione di condividerla a tua volta con i tuoi figli. La sostenibilità ambientale passa obbligatoriamente per una educazione ambientale, che deve obbligatoriamente iniziare proprio da te che sei un genitore.

1. Pile ricaricabili
Non importa che tu sia papà di un neonato, di un bimbo più grande o di un adolescente, non ci sono molte differenze. Sappi solo che nella tua casa hai sempre bisogno di batterie, tipicamente le AA (stilo) o le più piccole AAA (mini stilo). Molte batterie.
Sai quanto costa una buona batteria usa e getta , una Duracell ad esempio?
Circa 1 EURO.
Effettivamente non è una grande cifra. L’anno scorso io ne avrei consumate circa 100. Ma ho detto avrei, perché oramai son due anni che per la sostenibilità ambientale (e anche perché si risparmia), ho eliminato da casa tutte le pile usa e getta e sono passato a pile ricaricabili.
E quanto costa una buona pila ricaricabile, una Eneloop Sanyo ad esempio?
Circa 2.5 EURO.
NIENTE MALE DIREI.
Quanto dura una pila usa e getta? Un giorno, una settimana, un mese. Dipende da quanto la si usa ovviamente.
E una pila ricaricabile? Più o meno lo stesso. Ma con la grossa differenza che una pila ricaricabile la si può ricaricare circa 500 volte, dopo progressivamente tende a perdere la sua capacità e va sostituita.
Riassumendo
- PILA AA usa e getta costo 1 EURO
- PILA AA ricaricabile costo 2.5 EURO / 500 = 0.5 centesimi di EURO.
Fin quì abbiamo parlato di durata, di costi e di risparmio, ma il vero problema rappresentato dalle batterie, e l’inquinamento ambientale. Le normali batterie usa e getta sono un concentrato di “schifezze”.
Le comuni pile contengono materiali altamente inquinanti (metalli pesanti: cromo, cadmio, rame e zinco) pericolosi per l’ambiente e la salute dell’uomo. Una pila contiene circa 1 g di mercurio, quantità più che sufficiente per inquinare 1.000 litri di acqua (una piccola batteria può contaminare 10.000 lt. d’acqua).
Le pile inoltre, non possono essere riciclate o bruciate: una volta raccolte sono destinate a impianti appositi dove subiscono un trattamento che le rende inerti. Ma soprattutto NON VANNO MAI GETTATI NELLA PATTUMIERA.
Che aspetti? Aiuta l’ambiente e riduci l’inquinamento ambientale. Passa alle pile ricaricabili.
→ Tutti i consigli sulle pile ricaricabili. Vai alla fine dell’articolo o [Premi qui…]
2. Contenitori di plastica
Educazione ambientale è anche ridurre gli sprechi. Ogni anno in Italia vengono buttati via 12,3 miliardi di euro di cibo, di cui la metà direttamente da noi in casa. (6,9 miliardi). Incredibile! Si tratta di 42 kg a persona di avanzi non riutilizzati e alimenti scaduti o andati male, per uno spreco procapite di 119 EURO l’anno.
Nel mio piccolo ha cercato di capire quali erano i cibi che con più frequenza venivano gettati, e ho scoperto che erano tutti quegli alimenti che una volta aperti, prendevano aria e diventavano vecchi. Esempio:
- fette biscottate
- fette di pane (tipo pancarré, pane da toast)
- biscotti
- grissini (tipo Mulino Bianco)
- patatine (tipo Amica Chips)
Il motivo principale è sempre stata la difficoltà a trovare dei contenitori funzionali e di misure idonee. Sul mercato ce ne sono di mille misure, mille materiali, mille sistemi di chiusura, ma un contenitore per le fette biscottate sembrava non esistere.
Eppure….

Poi un giorno scopro la linea Lock & Lock: praticamente tutte le misure: pasta, fette biscottate, pane da toast, insalata e biscotti.
Ne ho presi ben 25, di varie misure, e come per magia, adesso le fette biscottate rimangono sempre fragranti. Il pane da toast non diventa più secco, e le patatine anche dopo molti giorni fanno sempre “cronch”.
E per me le patatine … Ne sono ghiotto. A volte Sara mi dice che ho una sorta di dipendenza, e probabilmente ha ragione. Ammetto che potrei cenare solo con uno Spritz e un sacchetto di patatine (sacchetto minimo da 200 gr.)
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3. Monoporzioni
Non ti capita mai di pensare che da una parte ti fanno credere una cosa, ma poi l’obiettivo è un altro ?
Osserva questa immagine, sono piccoli contenitori di sano yogurt.

Sul fatto che sia sano, dubbi non ce ne sono. Sul fatto che siano piccoli, neppure.
Ma noto sempre di più la tendenza a fare mono porzioni di tutto, confezioni sempre più piccole, tutto sempre in dosi più piccole.
Dal un lato, teoricamente si spreca meno cibo, ma dall’altro si inquina sempre di più.
Buona parte delle confezioni fanno largo uso di plastica. E sul fatto che la plastica sta inquinando il mondo, oramai è assodato.

Inquinamento ambientale rimedi: evita le monoporzioni.
La prossima volta che vai a fare la spesa, controlla anche tu! Scoprirai che oltre alle monoporzioni, spesso esistono in commercio per lo stesso prodotto anche le confezioni più grandi, e da qualche tempo molti brand hanno ripreso a far uso del vetro, che è assolutamente riciclabile e non inquinante.
Nella nostra casa, io e Sara stiamo cercando di ridurre il più possibile le piccole confezioni, spiegando a Ettore Cesare ed Allegra, che essere GREEN, e rispettare l’ambiente non è solo un insieme di buoni propositi, ma una moltitudine di piccole abitudini, ed una di queste è preferire il vetro, ridurre la plastica, e LIMITARE l’uso delle monoporzioni.
4. Contenitori per il ghiaccio
La primavera è iniziata, le giornate si allungano e la temperatura inizia a salire…si va verso l’estate.
Ahhhh, cosa c’è di meglio di una bella bevanda fresca? Ai miei figli piacciono molto i frullati. Semplice: un frullatore, del latte, frutta, un pò di zucchero e ghiaccio. Ma il ghiaccio è il problema.

E ci risiamo!! Plastica anche quì. Sono abbastanza sicuro che anche nella tua casa il ghiaccio lo farai con i famosi sacchettini per cubetti di ghiaccio. Comodi quanto vuoi, ma lontani anni luce dall’idea di sostenibilità ambientale. Purtroppo sono fatti di plastica…a perdere. Li riempi di acqua, li metti nel freezer, ed è fatta. Non aiuti di certo a ridurre l’inquinamento ambientale.

Eppure quando ero piccolo, ricordo bene che il ghiaccio si faceva solo con i contenitori appositi. Quelli che si usavano erano in alluminio con i divisori mobili interni…non proprio pratici. Ma almeno erano ecologici.

Oggi pare invece che nessuno li usi più, tutti preferiscono i sacchetti usa e getta. Oggi tutti siamo impegnati per la sostenibilità ambientale, ma nessuno vuole cambiare abitudini.
Fortunatamente, i nuovi materiali come il silicone, hanno permesso di creare contenitori per il ghiaccio, davvero pratici e funzionali, con il grande vantaggio di essere sempre riutilizzabili. E l’ambiente ci sorride.
Io ne ho acquistati di varie misure e ho spiegato ai miei figli che anche queste piccole abitudini possono fare molto per l’ambiente, e che è importante limitare l’uso della plastica usa e getta per ridurre l’inquinamento ambientale.
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5. Bagnoschiuma senza parabeni.
Ridurre l’uso di sostanze chimiche inquinanti, il rispetto per l’ambiente e per la nostra pelle, vanno di pari passo.
Ma chi sono i PARABENI? O meglio? Cosa sono?
I parabeni sono sostanze chimiche utilizzate come conservanti negli alimenti, nei cosmetici e nei farmaci. Tuttavia possono avere molti effetti collaterali, anche gravi, per la salute.
I parabeni sono utilizzati a livello industriale da più di 70 anni. Sono dei composti che derivano dall’acido para-idrossibenzoico e dal quale prendono il loro nome.
Il loro compito è quello di proteggere i prodotti dalla formazione di batteri, funghi e altre sostanze potenzialmente nocive per la salute. Il fatto che siano facili da produrre e non molto costosi, ha fatto sì che venissero impiegati in grandi quantità all’interno di prodotti alimentari, farmaceutici e anche cosmetici.
Accanto a questi vantaggi ci sono però anche molte controindicazioni. Una di esse è la capacità di queste sostanze di penetrare a fondo all’interno degli strati della nostra pelle, rimanendo così nei tessuti per diverso tempo.
Il fatto poi che vengano utilizzati anche all’interno di prodotti come i deodoranti, destinati ad essere applicati in una zona particolarmente sensibile e ricca di linfonodi come le ascelle, oppure creme e lozioni destinate ai neonati, fa nascere molti dubbi e timori.
Dati certi non ce ne sono, ma molti studi clinici hanno evidenziato che queste sostanze come “potenziali interferenti endocrini”, ovvero sostanze che possono interferire con la normale attività delle ghiandole che producono alcuni ormoni, soprattutto degli estrogeni. Questo può causare nel tempo alcune disfunzioni come infertilità nell’uomo e problemi legati all’erezione.
Se sei un papà, hai già capito che è meglio eliminarli subito!
Questi e altri studi hanno spinto l’Unione Europea nel 2014 a decidere di vietare l’uso di alcuni tipi di parabeni nei prodotti cosmetici e di limitare la soglia massima di utilizzo in molti altri prodotti.
Alcuni stati hanno deciso in modo autonomo di fare anche di
più. In Danimarca nel 2011 il governo ha imposto di non utilizzare alcuni
parabeni nei prodotti per bambini fino ai 3 anni.
Educazione ambientale: ti sei mai accorto che su alcuni prodotti c’è scritto “SENZA PARABENI”?
Sono quelli che dovresti scegliere. E’ anche vero che oggi le dosi sono bassissime o sono stati sostituiti con sostanze chimiche meno impattanti per l’ambiente e la salute, ma nel dubbio, io un pensiero lo farei!
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I miei consigli per l’acquisto.
Ho preparato una raccolta di prodotti che ho acquistato e voglio suggerirti.
Pile ricaricabili
Contenitori di plastica per toast, fette biscottate e vari.
Contenitori per il ghiaccio
Prodotti senza parabeni
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Complimenti per l’articolo, é molto interessante e curato e mi piace il font che utilizzi per scrivere.
PS ho un problema…non sono un papà, ma una semplice ragazza 😂
Cara Giulia, grazie del tuo commento. Fa molto piacere che l’articolo ti sia piaciuto.
Sei divertente e autoironica quando scrivi che “non sono un papà, ma una semplice ragazza”.
Ma ti rassicuro io che un problema proprio non lo è. Quello che scrivo è per tutti, te compresa.
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Massimo.