
Secondo una studio condotto dalle università del North Carolina e di Chicago, l’uso di dentifricio bambini con fluoro comporta sia vantaggi, ma anche svantaggi.
Gli autori di questa interessante ricerca pubblicata sul Journal of the American dental association, hanno effettuato un’ampia analisi statistica. E’ così emerso che l’uso di dentifricio per bambini contenente fluoro comporta sia vantaggi che svantaggi. Da un lato, l’impiego di questi prodotti nei bimbi dopo i due anni è in grado di ridurre in modo considerevole il rischio della formazione di carie. Dall’altro è possibile la comparsa di macchie scure sui denti legate alla fluorosi. Infatti, i bambini così piccoli non sanno ancora controllare bene il riflesso della deglutizione e possono “mangiare” ogni giorno piccole quantità di dentifricio al fluoro. Questo elemento può essere assorbito a livello sistemico, accumulandosi. Dando appunto origine alla fluorosi.
Per questo, nei bimbi molto piccoli, specialmente sotto l’anno di età, questi prodotti non sembrano l’ideale.
Dentifricio bambini: da che età iniziare?
La comparsa dei primi dentini porta anche noi papà alla fatidica domanda: quando devo iniziare a lavare i denti a mio figlio? Quando devo iniziare ad utilizzare il dentifricio bambini? Gli esperti sono tutti concordi di prestare particolare attenzione all’igiene dei denti a partire dalla comparsa dei primi denti decidui (da latte). Ma se da una parte è importante abituare i nostri figli ad una corretta pulizia dei denti fin da piccoli, dall’altra è inutile se non dannoso utilizzare il dentifricio bimbi prima dei 3 anni di età perché i bambini non sono ancora in grado di controllare la deglutizione e tendono a ingerirne una quantità fin troppo alta (secondo alcuni studi il 65%).
Diventa importante quindi oltre a curare con attenzione l’igiene dei denti da latte anche la scelta del dentifricio. Meglio evitare quelli che contengono fluoro sotto l’anno di età e, successivamente, usarli con cautela. Infatti, hanno sì molto vantaggi, ma anche qualche controindicazione
Cosa puoi fare dunque? Secondo i professionisti del settore, è bene spazzolare i denti da latte non appena iniziano a spuntare, ma evitando assolutamente sotto l’anno di età di usare dentifrici per bambini (e tantomeno quelli per adulti).
Quando iniziare con il dentifricio per bambini?
È bene ricordare che, se da una parte è utile abituare fin da piccoli i nostri bambini ad una corretta e frequente igiene orale, dall’altra è inutile se non dannoso utilizzare il dentifricio x bambini prima dei 3 anni di età perché il bambino non è in grado appunto di controllare la deglutizione e tende a ingerirne una quantità di dentifricio troppo alta (anche il 65%!). Quindi:
- Da 1 a 3 anni: sì allo spazzolino, no al dentifricio bambini. Tuo figlio inizia a prendere confidenza con lo spazzolino ma sono i genitori a pulire i denti.
- Tra i 3 e i 6 anni: tuo figlio può iniziare a lavarsi i denti da solo con spazzolino ed eventualmente un dentifricio per bambini specifico per la sua età e sempre sotto la supervisione di un adulto.
- Dai 6 anni in su: tuo figlio dovrebbe essere in grado di lavarsi i denti da solo usando un dentifricio per adulti (la quantità ingerita involontariamente scende al 30%).
Dentifricio per bambini: la differenza è nel fluoro
I dentifrici per bambini dovrebbero differenziarsi da quelli per adulti nel contenuto di fluoro. Per i bambini tra i 3 e i 6 anni è utile un prodotto specifico che contenga meno fluoro di quello normalmente presente nei dentifrici (vanno bene tra 500 e 1.000 ppm di fluoro).
Ingestione dentifricio bambini: uno dei rischi maggiori
Il motivo principale che causa l’ingestione del dentifricio nei bambini è legato al ridotto controllo della deglutizione nei bimbi. Si calcola che un bambino a 3 anni ingerisce circa il 65% del dentifricio, mentre a 6 anni scende a circa il 30%. In questo modo si riduce la possibile quantità di fluoro che accidentalmente potrebbe ingerire.
Accanto ai dentifrici per bambini, sono recentemente apparsi nuovi prodotti che si indirizzano invece alla fascia dei bimbi più grandicelli, dai sei anni in su. Sono chiamati anche dentifrici “junior”. Ad esempio:
- Carrefour Kids +6
- Dentifricio bambini Elmex Junior
- Mentadent 7-13 anni
- Colgate 6+
Dentifricio per bambini opinioni
Cosa ne penso? Che siano inutili.
I dentifrici specifici per questa fase di età, in ogni caso, non sono necessari: sopra i 6 anni il rischio di fluorosi legato all’ingestione dentifricio è molto basso, e quindi si può utilizzare un unico dentifricio per tutta la famiglia.
L’unico aspetto a cui prestare attenzione può essere che ai bambini non piaccia il gusto di quelli da adulto, soprattutto la menta forte. E ci sta!
Mio figlio Ettore di sei anni, non a caso, preferisce lavarsi i denti solo con lo spazzolino!
Dentifricio senza fluoro per bambini: quali ingredienti evitare?
Per scegliere correttamente un dentifricio bambini, dovresti leggere sempre l’indicazione del fluoro in etichetta: l’indicazione “baby” non è sempre coerente con la quantità di fluoro contenuta effettivamente nel prodotto.
Quando acquisti un dentifricio per bambini presta sempre attenzione ai seguenti ingredienti:
- Conservanti: un buon dentifricio dovrebbe avere al massimo un conservante, meglio se di uso alimentare come sodium benzoate e sorbate; la famiglia dei parabeni (methylparaben, propylparaben), molto diffusa in questo tipo di prodotto, non è di uso alimentare e in generale andrebbe eviatata.
- Coloranti: molto meglio se non sono presenti; riconoscerli in etichetta è facile in quanto indicati con la sigla CI e un numero.
- Fluoro: per i bambini con meno di 6 anni deve essere presente in quantità non superiore a 500 ppm (controllate in etichetta), il quantitativo sufficiente a garantire un apporto di fluoro tale da proteggere i denti ma abbastanza basso da evitare la fluorosi.
- Gli altri ingredienti: meno ce ne è, meglio è; massimo una decina di ingredienti (bene la silica, il sorbitol).
In che quantità va utilizzato il dentifricio bambini?
L’obiettivo del lavarsi i denti è e deve essere la rimozione della pellicola di placca che si accumula continuamente nella nostra bocca. Se non rimossa quotidianamente, si trasforma in tartaro e può portare ad altre patologie del cavo. La più nota di queste e la carie che richiede per la cura il dentista, e si sa che i bambini hanno paura del dentista.

Da leggere: Paura del dentista nei bambini. (La verità che nessuno ti dice).
Per effettuare in maniera semplice, efficace e corretta questa operazione quotidiana, lo strumento fondamentale è lo spazzolino. La rimozione meccanica dei residui di cibo e dei batteri della placca è la cosa che conta di più. Lo spazzolamento va eseguito in modo attento almeno per 2 minuti ogni mattina e ogni sera, dente per dente. E’ fondamentale stare molto attenti a non eseguirlo nella maniera scorretta per non danneggiare le gengive.
E il dentifricio ? Si può fare anche a meno.
Stabilito che per una corretta igiene dentale è fondamentale lo spazzolamento, affrontiamo il “problema” dentrifricio: è necessario davvero per una corretta igiene? Sicuramente no!
Come ho scritto all’inizio di questo articolo ricerche hanno dimostrato che il dentifricio per bambini in alcuni casi può addirittura essere indirettamente dannoso.
Ci sono comunque delle linee guida sulle quantità di dentifricio per bambini corrette da mettere sullo spazzolino. Spesso sia grandi che bambini esageriamo sempre con le quantità e le fabbriche di dentifricio sono ben contente se ne mettete di più. Ma non è né necessario né utile e, nel caso dei bambini, potrebbe esserci anche il rischio di assumere troppo Fluoro.
Per un corretta pulizia la quantità di un pisello se si è adulti, un po’ più di un chicco di riso per i bambini dai 3 ai 6 anni (utilizzando un dentifricio bambini specifico), mentre dai 0 ai 3 la pulizia dentini neonato può essere effettuata semplicemente con spazzolino e acqua, e con l’aiuto di un adulto.
Ricorda poi che Il gioco è il tuo miglior alleato. Cerca di far sì che la quotidiana pulizia dei denti non risulti un obbligo per il tuo bambino, ma puro divertimento! Inoltre per i bambini l’imitazione è fondamentale: lavati i denti (quando possibile) sempre insieme a tuo figlio!
Dentifricio bimbi: può essere addirittura dannoso?
Non in senso stretto, ma il pericolo è che ci si convinca che il dentifricio abbia un proprio potere pulente, finendo così col trascurare l’importanza dell’azione meccanica dello spazzolamento. Senza contare che troppa schiuma in bocca porta a interrompere la pulizia prima dei fatidici 2 minuti.
Inoltre è bene sottolineare che l’alito profumato dopo l’uso del dentifricio non è sinonimo di una pulizia effettuata correttamente e può indurre in una falsa sensazione di igiene.
Ti faccio un esempio per rimarcare l’importanza dello spazzolamento rispetto all’uso del dentifricio.
Immagina di avere male alla schiena e di rivolgerti ad un fisioterapista per un massaggio. Sicuramente per il massaggio ti applicherà un olio o una crema. Il massaggio è stato utile e il dolore alla schiena è sparito.
Domanda: “E’ stato merito dell’azione manuale del fisioterapista o dell’olio che ha usato per il massaggio?”
Il fluoro: che cos’è e dove si trova in natura

Fonte: https://www.saperesalute.it/fluoro
Che cos’è
Ampiamente diffuso in natura, il fluoro è un oligoelemento presente nell’organismo specie nei denti e nelle ossa.
Assunzioni adeguate sono importanti soprattutto nell’infanzia per ridurre il rischio di carie dentali e favorire l’irrobustimento osseo.
Fonti alimentari

La maggior parte del fluoro assunto con la dieta proviene dall’acqua e dal tè. Altre fonti, più modeste, sono costituite da pesce, frutti di mare, carne, cereali integrali e alcuni tipi di formaggio.
Effetti
Il fluoro è essenziale per conferire durezza alle ossa e allo smalto dentale in quanto aiuta l’organismo a ritenere il calcio.
Funge da catalizzatore per la mineralizzazione dei denti in via di formazione e contribuisce a prevenire la carie riducendo il rischio di erosione da parte degli acidi e la formazione di placca.
Carenza
Benché rare, inadeguate assunzioni di fluoro si manifestano con irregolare formazione dello smalto dentale, carie dentali, infezioni gengivali, fragilità ossea.
Dosi consigliate
L’assunzione giornaliera di fluoro varia in base a sesso ed età. La tabella seguente riporta le dosi consigliate. Per gli adulti l’assunzione adeguata giornaliera è di 3,5 mg nei maschi e 3,0 mg nelle femmine; per i bambini l’introito più efficace e sicuro è inferiore e varia in base alla fascia di età considerata. Vediamolo nel dettaglio.
Lattanti | 6-12 mesi | 0,4 mg |
Bambini-adolescenti | 1-3 anni | 0,7 mg |
4-6 anni | 1,0 mg | |
7-10 anni | 1,6 mg | |
Maschi | 11-14 anni | 2,5 mg |
15-17 anni | 3,5 mg | |
Femmine | 11-14 anni | 2,5 mg |
15-17 anni | 3,0 mg |
Precauzioni
I fenomeni di tossicità da fluoro si osservano con dosi superiori a 5 mg/kg al giorno.
Casi di tossicità cronica si osservano soltanto se si superano di parecchio le dosi consigliate e per lungo tempo. In questi casi si può andare incontro a fluorosi, un insieme di alterazioni estetiche a livello dentale.
Photo by William Warby on Unsplash
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