Stai cercando un cestino capiente per la tua casa? Sei alla ricerca di un contenitore dove separare la plastica in attesa del ritiro porta a porta? Ti serve un bidone di grandi dimensioni per la raccolta differenziata? Se pensavi a Gigantisk di Ikea, rimarrai deluso.

Gigantisk. La storia di un bidone nano che si credeva un gigante.
Ikea è un grande brand. Ogni suo punto vendita è sempre organizzato al meglio. E nulla è lasciato al caso.
Tutto ciò che viene esposto è curato nei minimi dettagli: colori, luci, e forme. Le attività di marketing e immagine sono TOP: ogni persona che visita lo store non deve mai uscire a mani vuote. Almeno un set di candele, due pacchi di salviette, o dei mestoli sono l’acquisto minimo di ogni famiglia.
In decine di visite poi anche io ho imparato, e per evitare di riempire casa con oggetti spesso inutili o doppi ho iniziato ad utilizzare il servizio “clicca e ritira Ikea“.
Semplice e pratico: ti colleghi al sito Ikea, scegli gli articoli da acquistare, e scegli il giorno e l’ora del ritiro. Con una maggiorazione di pochi Euro eviti la coda e trovi tutto il materiale pronto per il ritiro.
Eppure con il bidone Gigantisk non è andata così.
Avrei dovuto saperlo, avrei dovuto usare il servizio “clicca e ritira”, ma non l’ho fatto. Mi serviva una coppia di sedie da giardino ÄPPLARÖ, ed invece di fare l’ordine on-line ho scelto di andare direttamente al punto vendita di Padova.
Vuoi sapere cosa ho acquistato?
Oltre alle sedie ovviamente, mi sono portato a casa nove cornici portafoto, quattro vaschette portaoggetti, due confezioni di sacchetti di plastica richiudibili e tre set di tovagliolini di carta.
Ma la delusione più totale sono stati i due bidoni Gigantisk, che ad essere onesto bidoni lo sono davvero, ma Giganti(sk) per nulla.
Mi sono fatto fregare dal modo eccelso, grandioso e astuto che ha Ikea nel presentare i prodotti.
Ikea e le misure di Gigantisk.
Arrivato nel settore “organizzare e contenere” noto in esposizione un bellissimo bidone, rettangolare, grigio, all’apparenza grande. Sembra perfetto. Capiente, con il tappo di chiusura automatica, ma soprattutto abbastanza alto da evitare che mia figlia possa accedervi e aprirlo. La piccolina, che ha 16 mesi, si diverte un sacco ad infilarsi nel sacco della plastica e della carta, e appena può tira fuori tutto, portando quel che trova in giro per la cucina.
Ma questo bidone Gigantisk è alto, quasi fino alla vita, alla cintura. E questa altezza lo rende poco accessibile a mia figlia.
Sono talmente convinto dell’acquisto, che ne prendo due, uno per raccogliere la plastica, ed un secondo per la carta.
Nel tragitto fino a casa inizio ad immaginare i due bidoni montati e la cucina in ordine senza gli odiosi e antiestetici sacchetti trasparenti giallini pieni di plastica e lattine.
Tempo di arrivare a casa, aprire la scatola, estrarre i primi pezzi e dopo pochi secondi realizzo che oltre ad essere molto più piccolo di quel che ricordavo, è anche molto basso.
Ne assemblo uno, nella speranza di avere una percezione sbagliata. Ma alla fine, con dispiacere, devo ammettere l’evidenza: pensavo fosse alto almeno 80 cm, in realtà il bidone gigante è alto appena 60 cm.

Ma perchè mi sono fatto abbagliare? Dove ho sbagliato? Cosa non ha funzionato?
Il famoso psicologo Daniel Kahneman, esperto in psicologia cognitiva direbbe che ha funzionato a meraviglia quello che nel libro pensieri lenti e veloci definisce la tecnica dell’ancoraggio.
Il bidone era posto molto in evidenza, con il nome in risalto, appoggiato sopra una pedana a circa 30 cm da terra (ma non me ne sono accorto).
E’ altamente probabile che il mio cervello colpito e impressionato dal nome Gigantisk, al quale ha associato qualcosa di grande di gigante, ha poi percepito il bidone sopra la pedana, molto più alto e grande delle reali dimensioni.
Tecnicamente, un bias cognitivo.
Eppure se avessi ascoltato la mia compagna, che era con me, questo non sarebbe accaduto. Appena lei vide l’imballo del bidone disse: “Strano, come fa un bidone così grande a stare in una scatola così piccola?”
Io risposi: “In Ikea ottimizzano tutto, soprattutto gli spazi.”
Mi sta ancora prendendo in giro.
Per fortuna Ikea ha un efficiente e funzionale servizio di cambio idea e reso prodotti.
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